Scooter e moto hanno sempre affascinato i ragazzi di ogni età. Se negli anni ’70 e ’80, fa a farla da padroni erano i ciclomotori come il Ciao, il Bravo o il Si della Piaggio, o l’Atala Califfone (chi se lo ricorda?), oltre alle mitiche Vespa, dagli anni ’90 abbiamo assistito ad un vero e proprio boom degli scooter.
Di ogni marca e di ogni tipologia, quando eravamo più piccoli, li vedevamo sfrecciare davanti alla scuola, guidati dai ragazzi più grandi che ne facevano bella mostra andando avanti e indietro, come si fa in una sfilata. Eh si, rispetto ai ciclomotori erano decisamente un passo avanti: sicuramente erano più grandi e più pesanti, ma avevano delle vere e proprie carene, belle, colorate, e che conferivano loro delle forme sportive e moderne.
Erano il sogno di tutti i ragazzini delle medie e delle superiori, e quando arrivava la fatidica età dei 14 anni, si sognava di possederne uno per sfrecciare in giro per la città con gli altri ragazzi, liberi, veloci, e anche importanti, perché possedere uno scooter era qualcosa di cui andare fiero. A quei tempi non c’era neanche bisogno di prendere il patentino per poterli guidare!
Erano anche i tempi delle modifiche, il periodo in cui ci si ritrovava a parlare di marmitte a “serpentina”, di “testate 75cc”, di sostituzioni di “rulli e frizione” per modificare il proprio mezzo e spingerlo al massimo, o di “togliere i limitatori” per sfruttare al massimo il potenziale del motore. Alcuni si improvvisavano meccanici e apportavano le modifiche assieme agli altri amici, in momenti collettivi indimenticabili. Altri portavano lo scooter dal meccanico di fiducia, magari senza dir nulla ai genitori, perché alcune modifiche potevano far incorrere in multe (e chi le avrebbe pagate poi?).
Quali erano gli scooter più amati negli anni 90?
Esistevano scooter di ogni colore e forma. Si andava da quelli dallo stile più cittadino, a quelli caratterizzati da linee off road. Per questo motivo non è facile realizzare una vera e propria classifica degli scooter più amati. Sicuramente ci sono dei modelli che sono entrati nel mito.
Aprilia SR 50
Nel 1992 Aprilia apriva la strada al concetto di scooter sportivo in grado di riprodurre emozioni motociclistiche. Le soluzioni tecniche utilizzate nella prima serie erano all’avanguardia, dal freno a disco anteriore alla forcella teleidraulica, avviamento elettrico o con kick starter, e le colorazioni e le linee delle carene erano ispirate alle moto Aprilia ufficiali che disputavano i campionati 125cc e 250cc. Tra tutte, ricordiamo le versioni Max Biaggi e Romboni, ispirate alle rispettive RS da competizioni. La prima in colore nero e grigio scuro, con dettagli verde fluo, e la seconda in livrea argento. Questo modello, tuttora in produzione, si evolse nel tempo. Un primo restyling che mutò le forme rendendole più bombate e meno sfuggenti, sempre sullo stile delle moto da competizione pilotate da Rossi, Harada e Capirossi. Era uno scooter con elevata velocità di punta.
Aprilia Scarabeo
Nel 1993 Aprilia lanciò sul mercato lo Scarabeo, uno scooter da 50cc caratterizzato da un design elegante, con linee moderne e ruote alte che lo rendevano perfetto per l’utilizzo sui pavé cittadini. Ma lo Scarabeo 50 divenne una vera istituzione non solo in città, ma anche nei paesi più piccoli. Pratico, maneggevole, con uno scatto davvero notevole, ebbe successo sia fra il pubblico maschile che tra quello femminile. E’ ancora in produzione e continua ad essere uno degli scooter più amati soprattutto in città.
Phantom F12 Malaguti
Nel 1994 Malaguti, casa bolognese, lanciò il Phantom F12, modello che riscosse immediatamente un enorme successo. Le linee, sfuggenti e grintose, richiamavano proprio quelle del celebre caccia militare da cui aveva preso il nome in prestito. Lo scooter era dotato di affreddamento ad aria, freno a disco anteriore e a tamburo al posteriore, cruscotto con tre quadranti all’interno dei quali erano presenti il contachilometri, il livello della benzina e l’orologio. E’ sicuramente uno degli scooter più sognati e ammirati degli anni ’90.
Piaggio Zip
Nel 1992 Piaggio presentava lo Zip, scooter dalle dimensioni più compatte, caratterizzato da linee moderne, raffreddamento ad aria, forcella telescopica e due freni a tamburo. Ebbe un enorme successo. Maneggevole e leggero, veniva spesso potenziato da quelli che puntavano ad ottenere maggiori prestazioni o che muovevano i primi passi nel mondo della meccanica. Dato l’enorme consenso ricevuto, a partire dal ’93 vennero introdotte delle nuove versioni che presentavano nuove soluzioni tecniche ed estetiche, come lo ZIP Fast Rider, lo Zip Disc, lo Zip RST e il FR.
MBK Booster
Stile da cross, con caratteristiche “big wheels” per affrontare terreni accidentati o sabbiosi, il Booster era una creazione Yamaha. La produzione iniziò nel 1988 ma il vero successo arrivò soltanto con la decisione di distribuirlo anche in Europa, e non solo in Giappone o USA. La distribuzione nel Vecchio Continente fu affidata ad MBK, casa francese poi acquisita dalla stessa Yamaha. Fu subito successo. Al modello originale seguirono altre versioni, tra cui il Track, il Rocket e quello che ebbe più successo di tutti, lo Spirit, lanciato nel 1996. Leggero, versatile e scattante, rimane un’icona tra gli scooter degli anni ’90.
Piaggio NRG
Nel 1994 Piaggio lanciò l’NRG, scooter sportivo e performante che aveva anche una “fratello” pensato per il fuoristrada, l’NTT, che però ebbe meno successo. Estetica sportiva e alta velocità di punta, l’NRG era uno scooter all’avanguardia e di qualità. Tra le sue caratteristiche: freno a disco anteriore, il gruppo termico a due tempi raffreddato a liquido con testata in alluminio, il vano sotto-sella molto capiente, l’avviamento elettrico con starter, miscelatore automatico e pedana piatta ben sfruttabile. Nel 1996 arriva la seconda serie, chiamata MC2, la quale è soggetta ad un forte restyling della parte posteriore e della strumentazione, e dotata di una nuova sella biposto e della marmitta SitoPlus. Nel 1999, arriva una versione, l’Extreme, caratteristico per la livrea fluo, il freno a disco anche al posteriore e l’introduzione del contagiri. Lo scooter è tuttora in produzione, arricchito da uno stile più moderno.
Gilera Typhoon
Tra gli scooter “fuoristrada”, riscosse molto successo anche il Typhoon Gilera, dotato di pneumatici tassellati e maggiorati che consentivano di mantenere il controllo del ciclomotore anche su terreni più accidentati. Le linee erano caratterizzate da un muso a squalo.
Quelli elencati sono solo alcuni dei modelli più famosi degli anni ’90. Quale tra questi ti piace di più, o quale scooter ti ha fatto sognare di più negli anni ’90? Commenta l’articolo o commenta su Facebook, e poi scopri le nostre offerte speciali sugli scooter più in voga del momento, primi tra tutti, gli scooter Honda SH, campioni di vendite in Italia!